sabato 2 marzo 2013

La pulizia del forno (I)

E' dal primo giorno che sono in quel appartamento che mi guarda. E' lercio, lercissimo, e mi aspetta. Oggi, eravamo da soli... ed è arrivato il momento di passare all'azione. L'ho guardato da lontano con lo sguardo che diceva "vengo per te". Ho ricordato tutti i consigli che mi aveva dato Raffa per quando arrivassi questo momento. Ho avvicinato la mano alla maniglia, ho aperto la porta ed ho guardato dentro. Sembrava che non lo avessero pulito dal secolo scorso: incrostazioni persistenti, molliche e pezzettini di formaggio bruciacchiati, macchie di grasso solidificato dappertutto...

Certo, non è un panorama invitante, ragione per cui ci ho messo quasi un mese a decidermi a pulire il forno. Infatti, potevo passarmi con le lasagne per microonde a 1,99€ del centro commerciale Monoprix (che non sono tanto male alla fine). Ma è una questione di principio. Senza un forno agibile non si può vivere.

Quindi, ho cominciato togliendo la griglia del forno (il forno era già staccato e avevo già pulito la teglia prima). Poi ho preso una bacinella, l'ho riempita d'acqua calda e ci ho aggiunto del bicarbonato (un cucchiaio per litro d'acqua, come diceva la confezione) e aceto. E ho cominciato a pulire le pareti del forno con una spugna morbida (niente pagliette, che poi si graffiano le pareti!). Ho passato la spugna più volte. Ma non è bastato... Devo confessare che ho finito per gettare la spugna. Ma non è finita ancora. E' solo il primo assalto. Mi preparerò meglio per affrontare il grasso... e tornerò!

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