martedì 9 aprile 2013

La cucina francese

Questi giorni sto leggendo il libro El que hem menjat (Quello che abbiamo mangiato) di Josep Pla (giornalista catalano di altri tempi). E nelle prime pagine ci ho trovano la sua opinione sulla cucina francese (che vi traduco):

"La mia esperienza mi porta a pensare che la cucina francese, d'altronde, la cucina nazionale francese, non ha mai esistito. La cucina nazionale francese è quella che danno nelle carrozze ristorante dei treni espressi di gran parte del continente. Quello che esiste in Francia sono le cucine regionali, che la gente ha elaborato in spazi concreti e con prodotti di contrade concrete - piatti di cui i grandi ristoranti di Parigi si sono impadroniti presentando così la cucina francese. Cosa che ovviamente è molto meritevole e che soprattutto ha assicurato la continuità nel tempo di una grande cucina, che lo è ancora di più."

Adesso che ci abito, in Francia, devo dire che condivido il parere di Pla. Qualche anno fa profittando di una visita a Carcassonne e dintorni mi presi un piccolo libro con delle ricette di cucina della Catalogna francese. E che ci trovai? Che le ricette a nord e sud dei Pirenei sempre quelle sono: la paella, il suquet de peix (un piatto di pesce tipico), la crema catalana (conosciuta anche come crème brûlée in Francia), e via dicendo.

Poi, un paio di mesi fa, appena arrivato in Provenza, ci trovo la torta tipica del giorno dell'Epifania che si trova anche in Spagna e persino in Portogallo. E scopro che anche qua fanno l'aioli (una salsa catalana fatta con aglio, olio e uovo) e che la bouillebaisse non è altro che una zuppa di pesce come si trova in tutto il Mediterraneo. Insomma, cucina  regionale, cucina mediterranea, non tanto diversa di quella di altre regioni che si trovano intorno a questo nostro mare, non tanto particolarmente francese.

E se a questo ci aggiungete la cucina delle altre regioni francesi... ecco a voi la cucina francese!

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